L’APMP

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L’APMP nasce nel 1979 dalla fusione di due gruppi torinesi, il Gruppo Mineralogico Piemontese (attivo dal 1968) e il Circolo Mineralogico Torinese (esistente dal 1969). Dagli anni ’90 si è unito il Gruppo Mineralogico Grugliaschese mentre, da alcuni anni, si è sviluppata la collaborazione con la Sezione di Mineralogia dei Centri di Attività FIAT. Le fusioni e le collaborazioni hanno fatto crescere l’associazione, che è divenuta la più importante sul territorio comunale e regionale. Questi fattori hanno portato la stessa ad una maggior considerazione presso gli Organi Istituzionali, i quali le hanno concesso locali adeguati al crescere delle esigenze. Nella sua sede l’APMP possiede una Sala Riunioni dove i soci si riuniscono tutti i giovedì sera, una Sala Paleontologica in cui si trova un’esposizione di fossili con marcato accento a quelli dell’area piemontese, un Salone per le Mostre di oltre 100 mq che espone periodicamente mostre didattiche, una Sala Museo e Didattica che raccoglie la collezione sistematica dei minerali e che viene adattata anche a Sala Conferenze, una Sala dotata di microscopi ottici per l’osservazione dei micromounts e una Biblioteca ricca di libri e riviste internazionali che possono essere consultate dai soci.

All’interno della sede l’APMP organizza numerose serate con conferenze da parte di soci o ospiti esterni, che vertono su svariati argomenti delle Scienze della Terra, ma principalmente sulla mineralogia, la paleontologia e la geologia. Ogni anno la nostra Associazione (in collaborazione con il comune di Torino) organizza una mostra didattica a tema allestita nel grande salone appositamente predisposto allo scopo. Queste mostre sono aperte gratuitamente alle visite guidate di appassionati e scolaresche. L’APMP organizza anche viaggi verso le più importanti mostre mineralogiche italiane ed europee. I soci più esperti dell’APMP organizzano inoltre periodicamente delle gite sociali di carattere mineralogico, paleontologico e alla ricerca dell’oro nei fiumi piemontesi. Tali gite hanno come scopo principale quello di indirizzare i neofiti) cui spesso manca una conoscenza approfondita del territorio) verso le località dove è possibile reperire i campioni, in modo tale da trasmettere nel corso delle generazioni la memoria storica dei luoghi di ricerca.